UN ABBRACCIO MAGICO CHE SALVÒ MIRAVOLANDIA

Ascolta, ascolta, ascolta…ti racconto un segreto! Vorrei raccontarti di quella volta che un abbraccio, apparentemente semplice, evitò una catastrofe! Ma com’è possibile? Ora ti spiego! Vedi, è da molto che vorrei raccontarti questa storia…ma la verità è che ho paura. Sai, non l’ho mai raccontata a nessuno, le uniche persone che la conoscono sono i protagonisti di quest’avventura. Tuttavia, dopo aver guardato la Terra dall’alto per un anno intero abbiamo trovato dei bambini speciali a cui far arrivare questa storia. Quindi, se leggendo o ascoltando queste parole, sappi che non è stato semplice! Ma…abbiamo visto una magia nel tuo cuore che spiccava davvero! Quindi, mettiti al calduccio e partiamo per quest’avventura straordinaria!

QUELLO CHE CREDEVAMO DI SAPERE…

Vedi, quell’abbraccio ci ha salvati da una situazione sull’orlo del precipizio! Se fosse successo solo un secondo dopo, non sarei qui a scrivere questa storia! Anche le fate messaggere che te la invieranno rimarranno a bocca aperta, ci scommetto. Innanzitutto, le presentazioni! Io mi chiamo Greta, e ho sempre vissuto su un pianeta meraviglioso…Miravolandia! Qui, ogni mese c’è una stagione diversa. Non ci si stufa veramente mai, c’è sempre qualcosa che cambia attorno a noi. Le foglie cambiano colore tutti i giorni, a volte nevica quando il giorno prima facevamo il bagno nel laghetto per rinfrescarci dal caldo! Può sembrare tutto perfetto…ma i nostri vicini di pianeta non la pensavano allo stesso modo.

Il nostro bellissimo mondo! Tra una stagione e l'altra, non ci si annoia proprio mai!
Il nostro bellissimo mondo! Tra una stagione e l’altra, non ci si annoia proprio mai!

Molto tempo fa, i nostri antenati cercarono di fare uno scambio con gli abitanti di Garfadania (i nostri vicini di pianeta)…ma le cose andarono molto male. Ciò che iniziò come una semplice richiesta, acqua (che qui scarseggiava ai tempi) in cambio di foglie di meriva (derivanti da un albero capace di imprigionare la luce del Sole)…diventò qualcosa di completamente diverso. In tutta probabilità, i nostri antenati sono stati troppo burberi nella loro richiesta, che venne interpretata dagli abitanti di Garfadania come un attacco. Così, per quello che solo oggi sappiamo essere stato un puro malinteso, scoppiò una guerra. Alla fine, ci fu un pareggio, e lo scambio non avvenne mai. Tuttavia, da quel momento in poi, su Miravolandia si respira un’aria di pregiudizio abbastanza pesante!

…E QUELLO CHE L’ABBRACCIO CI HA FATTO CAPIRE!

Per secoli, nonostante tutto ciò che vediamo ogni giorno attorno a noi sia abbastanza per mettere di buon umore chiunque, i nostri pianeti hanno continuato a lanciarsi minacce. All’inizio, quando ero molto piccola, non ci facevo molto caso. Ero troppo occupata ad esplorare ogni angolo del mio pianeta, ogni giorno, curiosa di cosa sarebbe cambiato il giorno dopo. Poi, crescendo, ho iniziato a percepire questa tensione nell’aria. Più diventavo grande, tuttavia, più mi convincevo che c’era qualcosa che ci stava sfuggendo. Insomma, stavamo basando la nostra ostilità verso un altro pianeta sulla base di ciò che è successo secoli prima che noi nascessimo! Non ne ho mai capito il senso…poi, un giorno, sono suonate delle sirene d’allarme! Non credo di aver mai avuto così tanta paura!

Ed ecco che il nostro mondo era improvvisamente sotto attacco! Gli adulti sono andati subito a combattere, mentre i bambini si sono nascosti. Io ero talmente spaventata che mi sono inciampata nel bel mezzo della foresta…e sono svenuta. Quando mi sono svegliata ho visto un bambino, circa della mia età, che mi stava mettendo delle pezze umide sulla fronte. Non appena la mia vista è tornata a funzionare come si deve, ho istintivamente preso uno spavento. Quel bambino aveva una pietra luminescente rossa incastonata nella fronte, il segno distintivo degli abitanti di Garfadania. “Tranquilla, tranquilla, non mordo!“, si è affrettato a dirmi. Per i primi minuti siamo stati in silenzio…ma poi mi sono resa conto che era un bambino proprio come me.

LA PACE TRA UNA CHIACCHIERA E L’ALTRA…

Abbiamo iniziato a chiacchierare. Lui era rimasto chiuso dentro ad una navicella spaziale, ed era l’unico bambino ad essere venuto insieme agli adulti che volevano attaccarci. Tuttavia, aveva un’indole curiosa, e si è perso nei meandri della foresta, pronto ad esplorare! Esattamente come me…incredibile! Poi, mi ha trovata e ha cercato di capire se stessi bene. Poi, abbiamo iniziato a scherzare. Avevamo lo stesso senso dell’umorismo. Entro cinque minuti, mi sono dimenticata della pietra incastonata nella sua fronte. Abbiamo guardato insieme la bellezza della radura…e poi…è successo! Ci siamo abbracciati, senza nemmeno pensarci. Subito dopo, la pietra sulla sua fronte si è illuminata, ed ho improvvisamente sentito il rumore delle armi fermarsi. Quello era il suo potere! Catturare le sensazioni più belle del mondo e fermare le cose più brutte!

Siamo andati nella zona di guerra, ed abbiamo visto la cosa più bella del mondo! Grazie al nostro abbraccio, anche gli adulti si stavano abbracciando, e stavano iniziando a ricostruire insieme quello che avevano già distrutto! Stavano curando gli alberi, scherzando insieme…e quindi hanno tutti capito che quando abbassiamo la guardia possiamo essere amici!

Ricordatelo anche tu…la maggior parte delle volte si creano dei malintesi che fanno credere alle persone di non poter andare d’accordo…ma non è vero. Tutti possiamo volerci bene! Quando impari ad andare oltre a quello che senti attorno a te per ascoltare quello che c’è nel cuoricino di chi è di fronte a te, con tutta probabilità hai trovato un amico! Ti voglio bene! Ti mando un abbraccio forte!

BUONANOTTE!

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